Chiaro e Scuro?

Come riconoscere la luminosità di un colore e la sua applicazione in armocromia

Delle quattro caratteristiche cromatiche che analizziamo durante le consulenze di analisi del colore quella del valore è senz’altro la più facile da riconoscere (soprattutto rispetto a sottotono e intensità!)

Capita spesso che per descrivere una persona o anche rivolgendoci a noi stessi, utilizziamo gli aggettivi chiaro e scuro. Ed è proprio questo il concetto di cui parliamo in questo post: la capacità di riconoscere se e quanto un colore sia luminoso, quindi chiaro o scuro!

Quando si parla di valore nei colori infatti intendiamo il grado di luminosità presente e quindi immaginando di creare attraverso una tavolozza, la quantità di bianco o di nero presente: si tratta di quella scala che va dal chiaro (più bianco e più luminoso) allo scuro (più nero).

Immaginiamo un bell’azzurro medio, se aggiungiamo bianco andremo a creare diverse tonalità di celeste, se invece aggiungiamo nero arriviamo fino al blu notte! Lo stesso esempio si può fare con un arancio che diventa marrone con l’aggiunta di nero e un color albicocca con quella di bianco!

In armocromia occorre riconoscere in quale punto di questa scala collocheremo il viso della nostra cliente che potrà essere chiarissima, chiara, mediamente chiara, di valore medio, mediamente scura e così via: come mi piace ripetere si tratta sempre di sfumature e il mio compito è quello di individuarle!

Attenzione però!

Quando valutiamo le caratteristiche cromatiche di una persona, ci riferiamo sempre al complesso di esse e non a un singolo dettaglio: è importante quindi in questo caso tenere conto dell’insieme occhi, capelli e pelle per capire il valore!

Sono sicura che tu hai già capito a che punto della scala sei! Se vuoi puoi dirmelo nei commenti!

Più Bella con i tuoi colori, recensione

Cominciamo dall’anno di edizione di questo libro sui colori: 2009.
Inizio proprio da qui perché si parla spesso della ‘moda dell’armocromia’ (a volte con un po’ di snobismo) ma in realtà l’attenzione verso i colori amici del proprio viso affonda le sue radici molti anni addietro (addirittura nel Romanticismo!).

Cinzia Felicetti, nel suo ‘master di eleganza per principesse’, sottotitolo di questo libro che sa unire il dilettevole a principi utili e concreti e a una interessante prospettiva sul mondo dell’arte che mi ha conquistato, si propone proprio di suggerire come il colore può essere il migliore alleato della nostra immagine.

Di cosa parla questo libro?

Dopo un’introduzione sul mondo del colore applicato soprattutto alla moda, è interessante la parte in cui l’autrice ci spiega quelle che noi conosciamo come stagioni dell’armocromia con le quattro tipologie legate a star di Hollywood.

  • La tipologia Audrey Hepburn (inverno)
  • La tipologia Grace Kelly (estate)
  • La tipologia Katharine Hepburn (autunno)
  • La tipologia Marylin Monroe (primavera)

Dopo aver spiegato le caratteristiche di ogni gruppo e i loro colori amici, si passa a illustrare alcune delle tinte più importanti e iconiche: la purezza e sofisticatezza del bianco, la severità del nero e la sensualità del rosso. Attraverso simbologia e storia di questi colori ne scopriamo anche l’effetto istintivo che provocano.

Ho trovato poi illuminante la definizione di ‘colore mantra’ (pag 118) e del suo significato e le citazioni legate al mondo dell’arte antica e della moda e del design più contemporaneo, che approfondiscono il tema e donano al lettore una cultura più ampia!

Gli ultimi capitoli raccolgono consigli e suggerimenti su come utilizzare i colori per valorizzare e ottimizzare guararoba, make up, capelli e arredamento!

Un libro che mi sento di consigliare: ben scritto, corredato da citazioni e riferimenti che possono essere approfonditi, con una bibliografia davvero interessante e utile!

In questo momento lo puoi acquistare su amazon al prezzo scontato di 9,50€ (il suo prezzo di copertina è 19,00)

Intensità e brillantezza nell’armonia cromatica

Quando parliamo di intensità facciamo riferimento a una caratteristica ben precisa di ogni colore, ossia il suo grado di saturazione, o croma.

Quando immaginiamo i tre colori primari, rosso, blu e giallo, li visualizziamo puri, carichi di colore, vividi e ricchi: hanno un elevato grado di saturazione e brillantezza! Se invece immaginiamo di smorzare questi colori con un po’ di grigio rendendoli più opachi e attenuati, avremo dei colori a bassa intensità.

E’ importante capire bene qual è il meccanismo per definire la brillantezza e applicarla all’analisi del colore e all’armocromia: le persone che amano i colori brillanti saranno quelle che nel loro viso presentano questa peculiarità, al contrario chi ha un aspetto cromatico più tenue amerà i colori soft!

Quello che cambia non è più chiaro o più scuro ma più o meno brillante

Sottotono o temperatura in armocromia

E’ appurato: una delle caratteristiche cromatiche più difficili da riconoscere è il sottotono della pelle, che può essere caldo o freddo. Spesso è addirittura impossibile farlo a occhio nudo, senza l’ausilio dei drappi per l’analisi del colore e dell’armocromia!

Siamo tutti abituati a riconoscere un incarnato chiaro o pallido da uno ambrato o olivastro, a definire una persona dalla carnagione scura e una dalla pelle color latte, ma abbiamo molta meno dimestichezza a individuare la temperatura del nostro sottotono.

Che cosa è il sottotono della pelle?

Test: 3 cose che ti fanno capire se un colore ti sta bene

mavicromia
Foto di @Maurizio Mulas

Quante volte ti è capitato di dire a qualcuno, o di sentirti dire: ‘come ti sta bene questo colore!’

Quando indossi il colore che ti dona di più l’effetto è proprio questo: un’evidente ‘filtro bellezza’ che non può che suscitare un complimento sincero e spassionato, anche da chi non ha mai frequentato un corso di armocromia (o non sa nemmeno cosa è!)

Se riconoscere un colore donante addosso a un’altra persona viene spesso facile, diverso è riuscire capire se un colore ti sta bene davvero, al momento dello shopping per esempio! Sarebbe davvero bello andare sul sicuro e misurare soprattutto abiti dei colori e fantasie che ci donano di più risparmiando tempo e evitando un acquisto che rimane nell’armadio, no?

Ecco, con questo articolo non ti prometto che riuscirai proprio a capire qual è la tua palette colori, ne la stagione dell’armocromia (o Color Analysis, che sarebbe analisi del colore in Inglese) a cui appartieni (per quello ci sono le consulenze e i percorsi a distanza) ma, ti dirò quali sono i 3 segnali per capire se un colore ti sta bene davvero! Che è il punto di partenza imprescindibile per avventurarsi nell’armocromia. Pronta?

Non devi abbatterti se non hai capito ancora l’armocromia

Non posso sapere come sei approdata al mondo dei colori e di quella che è più comunemente conosciuta come armocromia, ossia la tecnica attraverso la quale si può scoprire qual è la combinazione di colori più valorizzanti per una persona ricondotte a 4 stagioni cromatiche di appartenenza.
Ma su una cosa posso quasi scommettere: il meccanismo non ti è del tutto chiaro.

Perché non hai capito bene l’armocromia?

Il piccolo libro del colore, recensione

Ad attirarmi, lo ammetto, è stata la copertina variopinta e un po’ psichedelica ma soprattutto il sottotitolo: come i colori possono cambiarti la vita.

Quindi quando la mia libraia me l’ha suggerito non ho potuto fare a meno di metterlo subito in cassa e leggerlo tutto d’un fiato in qualche giorno, per acquisire una nuova prospettiva sul mondo dei colori su cui è stato scritto e detto tanto ma che per la sua complessità è sempre in fermento.

Karen Haller, il piccolo libro del colore, edizioni Corbaccio 2019

Si tratta di un libro agile, scritto da un’autrice che ha fatto della sua specializzazione in psicologia dei colori un lavoro davvero affascinante che prevede consulenze a marchi prestigiosi e seminari in tutto il mondo (la adoro!)